Nell’area circostante al comune di Deruta sono state rinvenute nel tempo ben 4 fornaci: l’antica fornace Grazia (via borgo Michelotti), l’antica fornace San Lorenzo (via El Frate 11), l’antica fornace Francesco Baiano (via Giuseppe Fabretti 5), e l’antica fornace di San Salvatore.
la Fornace di San Salvatore è miracolosamente tornata alla luce in occasione dei lavori per la costruzione di un parcheggio pubblico nell’area del Centro Storico di Deruta ove, fino ai primi del ‘900, era ubicata la Chiesa di San Salvatore (da cui il nome della fornace).

Forno fusorio principale
Quest’area, resasi spesso protagonista di rinvenimenti archeologici di antiche fornaci e reperti ceramici, è situata nei pressi delle mura castellane e sembra fosse, in origine, la zona degli orti dell’edificio ecclesiastico.

Tracce di ‘vetrificazione’ e ‘colatura’ dei laterizi
Ricerche archeologiche hanno portato alla scoperta di strutture databili tra la fine del Duecento e gli inizi del Settecento, come le mura medioevali visibili nella zona nord. Sul lato interno è presente un ambiente ipogeo in mattoni con copertura a volta risalente a fine XIII secolo. In origine questo spazio era adibito a magazzino o deposito di materie prime, mentre in epoca più tarda fu usato come ‘butto’ (ossia quell’insieme di ceramiche, vetri, metalli, legni, resti di pasto e altro che veniva buttato come pattume e che fornisce preziose informazioni su alcuni aspetti che difficilmente possono essere restituiti da altre fonti).
A ridosso delle attuali mura sono state rinvenute due fornaci di cui si conservano, però, soltanto le camere di combustione con l’imposta degli archi di volta per il piano di cottura. Le pareti presentano tracce evidenti di ‘vetrificazione’ e ‘colatura’ dei laterizi date le temperature eccessivamente elevate. L’impianto produttivo principale, attivo tra il 1450 e il 1700, era invece composto da vari ambienti collegati tra loro con al centro due fornaci, una vasca per la decantazione dell’argilla ed i resti di un forno fusorio.

Fornace più piccola
Ad una quota leggermente più alta, rispetto la fornace principale, si trova la fornace più piccola, di probabile utilizzo nella cottura ‘a terzo fuoco’ per i Lustri. Quello delle Fornaci di San Salvatore si è rivelato uno scavo utilissimo nella comprensione della produzione ceramica derutese dal XIII secolo in avanti. Il recupero di numerosi frammenti, scarti di fornace, databili tra il 1200 e il 1600, risultano essere preziose testimonianze che documentano le varie forme prodotte dalla bottega come brocche, boccali, fiasche decorate e le varie tipologie decorative: dalla maiolica alla ceramica ingobbiata e graffita, sino alle terrecotte invetriate.
Da una prima analisi del materiale si evince che il periodo di maggior attività produttiva delle fornaci è collocabile tra il Medioevo e il Rinascimento. Altre indicazioni preziose ci vengono inoltre date dai consistenti scarti di prima cottura e ausili che mostrano un’evoluzione di tecniche e forme.